I misteri di Dio

Cari fratelli e sorelle:

            Tanti saluti a voi e alle vostre famiglie. Il testo scelto per basare la nostra rifle–ssione è il seguente: “Le cose segrete appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate appartengono a noi e ai nostri figli per sempre” (Deut. 29:29).

            Quando studiamo la Bibbia, o semplicemente quando riflettiamo sulla vita, molte domande rimangono senza risposta, potremmo dire che fanno parte dei misteri di Dio. Un mistero è qualcosa di molto difficile da capire, qualcosa di inspiegabile che sfugge alla nostra comprensione umana. Alcuni hanno una soluzione nel tempo e possono essere decifrati, mentre altri saranno per sempre chiusi al ricercatore. Solo in cielo potremo ottenere risposte alle nostre grandi preoccupazioni.

Domande senza risposta

            Il testo della meditazione ci dice che ci sono cose segrete che appartengono solo a Dio. Queste cose non le sapremo mai in questa vita, perché Dio ha deciso di nascondercele per ragioni sicuramente molto sagge. Lui sa quello che fa, per questo è Dio. Non è saggio, dunque, metterci a indagare e speculare su ciò che non ci è stato rivelato. Per esempio, cercare di scoprire quante volte gli angeli mangiano al giorno o come l’Universo può contenere Dio che è più grande di niente. Perché è sorto il peccato? Che cosa è successo al Signore Gesù Cristo preesistente quando è diventato un bambino? Non so, sono davvero domande complesse per le quali non troviamo una risposta nella parola ispirata e cercare di rispondere è entrare in un te–rritorio proibito. Quante persone rifiutano Dio e la sua Parola per non trovare risposte logiche alle loro domande! Dimenticano che i misteri biblici appartengono a Dio.

Il mistero dei misteri

            Ma forse il mistero dei misteri lo troviamo nell’opera dell’incarnazione; Paolo lo esprime così: “E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria”. (1 Tim. 3:16). (ND).

            “Che mistero dei misteri! È difficile che la ragione catturi la maestà di Cristo, il mistero della redenzione. La croce vergognosa è stata eretta, i chiodi gli hanno per–forato mani e piedi, la lancia crudele ha trafitto il suo cuore e il prezzo della reden–zione è stato pagato per la razza umana…” (La Meravigliosa Grazia di Dio, 186).

Queste parole ispirate ci dicono che tutto ciò che ha a che fare con la redenzione è un mistero. Questo include la natura di Cristo, che riguarda la sua preesistenza, le due nature divina-umane fuse in Lui, senza che l’una condizioni l’altra. È così profondo questo argomento che avremo bisogno di tutta l’eternità per studiarlo.

         “Il piano della redenzione non sarà completamente compreso nemmeno quando i riscattati vedranno come saranno visti e conosceranno come saranno conosciuti; ma attraverso le ere senza fine nuove verità si manifesteranno continuamente davanti alla mente ammirata e deliziata” (La Seconda Venuta e il Cielo, 148). “La croce di Cristo sarà la scienza e il canto dei redenti per tutta l’eternità” (Il gran conflitto, 709).

Oscurantismo biblico

      Ma il fatto che ci siano misteri irrisolvibili non significa che dobbiamo stare a guardare e non indagare su nulla. Ricordiamoci che le cose rivelate da Dio sono per noi e per i nostri figli e, certamente, c’è tanta rivelazione nella Parola! Possiamo immergerci ogni giorno della nostra vita nel mare cristallino e profondo dell’ispira–zione divina e trovare sempre gemme preziose che ci arricchiscono. “La Parola di Dio è come un tesoro che contiene tutto l’essenziale per perfezionare l’uomo di Dio” (L’educazione cristiana, 222).

“La Bibbia è l’unica regola di fede e dottrina. E non c’è nient’altro di proposito per rinvigorire la mente e rafforzare l’intelletto che lo studio della Parola di Dio. Non c’è altro libro che sia così potente per elevare i pensieri e dare vigore alle facoltà come le vaste e nobilitanti verità della Bibbia. Se la Parola di Dio fosse studiata correttamente, gli uomini avrebbero una grandezza di comprensione, una nobiltà di carattere e una fermezza di intenti che raramente si vedono in questi tempi” (L’Educazione Cristiana, 225).

Non possiamo quindi nasconderci dietro l’argomento che la Bibbia è così piena di misteri che è meglio astenersi dallo studiarla. Questo è ciò che la Chiesa cattolica ha insegnato per secoli. Al Concilio di Tolosa, anno 1229, fu proibito ai laici di leggere la Bibbia: “Proibiamo anche ai laici di avere i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento…” (1) Cinque anni dopo si tenne un altro concilio a Tarragona nel quale si parlò del funzionamento e delle attribuzioni del Tribunale della Santa Inquisizione e si ratificò in esso le decisioni del Concilio di Tolosa: “Nessuno può possedere i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento, e se qualcuno li possiede deve consegnarli al vescovo locale entro otto giorni, affinché siano bruciati…” (2)

Indubbiamente questa azione, tra le altre, è quella che ha portato alla nascita di quattro sentenze o frasi che durante la Riforma protestante sono state crivellate per essere i pilastri essenziali della vita e della pratica cristiane. Una di queste è: Sola scrittura, (solo attraverso la Scrittura). Notiamo che la base del protestantesimo è basare ogni azione e decisione sulla Parola di Dio. Questa è l’unica fonte di autorità e ogni persona può leggerla e comprenderla per l’azione dello Spirito Santo nella sua vita.

Nostro dovere

            Abbiamo abbastanza ragioni per immergerci quotidianamente nello studio della Parola di Dio. Lì troveremo l’origine della vita, lo scopo della nostra esistenza, il nostro destino glorioso. Ci delizieremo fino alla fine con l’opera di nostro Signore Gesù Cristo,” il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce”. (Fil. 2:6-8). (ND). La speranza nasce nel cuore del diligente ricercatore perché può guardare al futuro glorioso che lo attende secondo le promesse divine. È nelle pagine sacre che troviamo la via da seguire (Cristo), la verità da credere (Cristo) e la vita da abbracciare (Cristo): “Io sono la via, e la verità, e la vita; nessuno viene al Padre se non per me” (Gv. 14:6). È attraverso lo studio della Bibbia che lo Spirito Santo modella il cuore “affinché l’uomo di Dio sia addestrato e pienamente preparato a fare ogni sorta di bene” (2 Tim. 3:17).

In questa terra fertile nasce l’amore, la fede, la speranza, la bontà, la perseveranza, la mitezza, la gioia, la pace, la pazienza, frutti tutti dello Spirito Santo, perché è leggendo che si produce questo miracolo: “La fede nasce dunque all’ascolto del messaggio, e il messaggio viene dalla Parola di Cristo” (Rm. 10:17). (DHH). La Bibbia, dunque, non è un libro di intrattenimento, ma un compendio di verità eterne rivelate da Dio allo scopo di illuminarci sulla nostra origine divina, sulla caduta nel peccato e sul piano tracciato da Dio per restaurarci nell’Eden perduto:” e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù.” (2 Tim. 3:15).

Conclusione

Mai, nella storia dell’umanità, c’erano state tante bibbie come oggi a disposizione di chi vuole. Solo su Internet possiamo trovare centinaia di versioni in un’infinità di lingue che possono essere scaricate e lette. Siamo passati da essere perseguitati per avere la Bibbia ad avere a nostra disposizione le bibbie che vogliamo ma che non leggiamo.

Il problema è che, proprio come il valdese di un tempo fu ucciso per aver diffuso la conoscenza della Parola di Dio, come gli albigesi, ugonotti, luterani e altri, oggi il diavolo è riuscito a far sì che nonostante la gente abbia la sua Bibbia, non la legga, introducendo nella loro vita quotidiana tanti intrattenimenti potenti che assorbono l’attenzione, sottraendo forza allo studio della Parola di Dio, così come la costruzione di una vita moderna che tiene le persone molto assorbite nelle questioni secolari, non avendo tempo per niente

I media ci presentano le cose con una immediatezza sbalorditiva, tanto che ci siamo abituati a ricevere tutto masticato, praticamente digerito. Lo spettatore non deve fare nulla, è passivo nella maggior parte dei casi e questo porta a perdere interesse in tutto ciò che richiede sforzo, approfondimento, ricerca, raziona–lizzazione, meditazione e riflessione, che sono le caratteristiche dell’atteggiamento da adottare nella ricerca della Parola di Dio. D’altra parte, la tecnologia è riuscita a riprodurre immagini così nitide e perfette, tanto attraenti e piene di eccitazione che diventano ipnotizzanti. Bisogna citare anche il potere che hanno le reti sociali di allontanare il consumatore dall’apprezzamento per la lettura; alcuni credono che l’impatto provocato dai nuovi gadget elettronici “renderà analfabete le future generazioni” (3) Le piattaforme sociali presentano molti svantaggi, a parte la perdita di interesse per la lettura. (4) Tutto ciò non significa che la tecnologia moderna sia cattiva, tutt’altro. Sarebbe inconcepibile la vita moderna senza l’uso di Internet. Ci ha portato anche cose molto buone e se ben usate possono essere di grande benedizione. La questione è, se vogliamo scoprire la rivelazione divina e spro–fondarci nel mondo di Dio, che è quello che ci deve veramente interessare, dovrem–mo rivedere le nostre abitudini di studio della Parola di Dio:” Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me “(Gv. 5:39). “Non dimentico mai la tua parola, perché essa mi dà vita” (Sal. 119:93). Dio ti benedica. Amen.

© José Vicente Giner

Pastore

(1)  https://es.wikipedia.org/wiki/wiki/Concilio_de_Toulouse
(2)  Idem.
(3)  https://www.telesurtv.net/news/Experto-Las-retisocialessociali-a-a-los-jovenes-de-     lettura-20170822-0055.html
(4)  Idem.

Per la meditazione personale o di gruppo:

1. Come potremmo definire un mistero dal punto di vista biblico?
2. Alcuni misteri possono essere decifrati in questa vita?
3. Che cosa consideriamo la verità rivelata da Dio all’umanità?
4. Pensi che il credente moderno studi abbastanza la sua Bibbia?
5. Quali sono gli ostacoli maggiori che fanno perdere interesse in questa opera?

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