IL VALORE TERAPEUTICO DELLA GIOIA

“Ti rallegrerai tu, e anche il levita e lo straniero che è in mezzo a te, per tutto il bene che il SIGNORE tuo Dio ha dato a te e alla tua casa” (Dt. 26:11).

E’ possibile essere allegri nei nostri giorni? Possiamo avere un atteggia­mento positivo in mezzo a tanti conflitti, cambiamenti vertiginosi, pressioni lavorative, crisi finanziarie, delinquenza, crollo della famiglia e la coppia e tutta questa ondata di male che ci inonda ovunque e ci infonde paura e ansia?

Il versetto introduttivo ci incoraggia ad essere allegri per tutto il bene che il Signore ci ha dato. Siamo in grado di focalizzare tutto il bene che possediamo quando ci siamo abituati a vivere nella negativitá? Possiamo uscire dal circolo vizioso delle nostre emozioni tossiche?

Dobbiamo ammettere che non è una cosa facile per la nostra natura rallegrarsi, soprattutto quando le cose non vanno come a noi piacerebbe. Ma con l’aiuto di Dio possiamo e dobbiamo rallegrarci e gioire per le innumerevoli benedizioni che abbiamo ricevuto dalla sua mano.

Atteggiamento mentale negativo e le sue conseguenze.

Sappiamo che il cervello è responsabile di dirigere tutte le operazioni del nostro organismo. Dal suo funzionamento positivo dipende la nostra salute e anche il nostro stato d’animo. É risaputo che una persona triste, spenta, malin­conica, depressa, stressata, con rimorsi e ansie si ammala piú facilmente in quanto il suo sistema immunitario è piú debole. Allo stesso modo agiscono sentimenti quali la ira, l’odio, la rabbia, il rancore ecc. Tutti possiamo avere un momento di rabbia, ma se rimane nel tempo ci distruggerá, come qualsiasi altro atteggiamento negativo della mente.

Quando uno si arrabbia e “scoppia”, puó subire problemi notevoli nella propria salute: aumento della pressione sanguigna, danni al cuore e alle arterie, depressione del sistema immunologico, infezioni della pelle, allergie, liberazione di ormoni quali, adrenalina e cortisolo. Questi ormoni a breve termine adempio­no ­funzioni benefiche per l’organismo, ma se vengono stimolate in continua­zione (quando uno stato d’ira o un altro stato negativo è permanente), il loro flusso diventa pericoloso e provoca un aumento dei trigliceridi e del livello di zucchero nel sangue.

Un eccesso di cortisolo “ruba” calcio alle ossa e colpisce la loro densità, inoltre, diminuisce il livello di magnesio e potassio nell’organismo, aumenta l’accumulo di grasso e accelera il processo di invecchiamento. Colpisce il fatto che gli atteggiamenti mentali negativi possono portare alla perdita di memoria e di conseguenza diminuire la capacitá di apprendimento. Una persona incapace di perdonare qualcuno che l’ha offesa, sta facendo un “investimento” nella ban­ca della morte prematura.

Nella Johns Hopkins University, dopo aver investigato sui risultati dello stress sulla salute, sono arrivati alla conclusioni che lo stress emotivo im­provviso puó provocare una seria debolezza muscolare cardiaca. Le sostanze chimiche liberate nel processo provocano un’ imitazione di attacco al cuore. Nella facoltá di medicina di Harvard hanno studiato 1.623 persone che erano sopravvissute ad attacchi di cuore, conclusero che l’ira causante di conflitti emotivi raddoppia il rischio di attacchi cardiaci rispetto ad un atteggiamento di calma e tranquillitá ( M.A. Mittleman, M. Manchlure, J.B. Sherwood, et al., Circulation, 92, 1995, pp. 1720-1725).

Sono stati realizzati studi internazionali che dimostrano che le persone che controllano i sentimenti negativi, hanno un 60% piú basso di rischio di morte rispetto a coloro che sono sopraffatti dai problemi della vita. Quando essendo tristi diciamo: “Mi fa male il cuore”, o “Mi hai spezzato il cuore”, c’è qualcosa in piú che un linguaggio figurativo in quanto è effettivamente possibile che venga davvero originato un danno nel sistema cardiovascolare come conseguenza di tale pressione emotiva intensa, al punto che se la persona è tendente a sviluppare problemi coronari, probabilmente finirá per avere un danno al cuore ed ai vasi sanguigni.

Il libro di Ecclesiaste 38:18 conferma quanto detto : “La tristezza porta alla morte, ruba la forza, il dispiacere del cuore fa chinare il capo” (Versione portoghese della Bibbia Cattolica Online). Il saggio Salomone ha anticipato le scoperte scientifiche quando ha detto: “… Lo spirito triste secca le ossa” (Proverbi 17:22). (Versione Biblica Reina Valera, La Nueva Biblia de los Hispanos 2005). “Secca le ossa” è un espressione che indica chiaramente un danno nel sistema osseo ma puó parlare anche di un danno a livello sistemico.

Il Dr. Candece Pert, pioniere nella ricerca sullo stress disse: “Quando iniziai il mio lavoro ero convinto che le emozioni risiedevano nella testa o nel cervello. Ad oggi affermerei che si trovano nel corpo” (Citazione in H. Drehe, The Immune Power Personality, New York: Dutton, 1995, pág. 15).

Il mandato di Dio

Analizziamo dunque perche’ il Signore ordina ai suoi figli di rallegrarsi. Il versetto introduttivo era soltanto un esempio, ma possiamo presentare tanti altri che si trovano distribuiti in tutta la parola di Dio. Vediamo solo alcuni: “Rallegra­tevi nell’Eterno ,o giusti, e lodate il suo santo nome” (Salmo 97:12). “Ralle­gra­tevi giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli,poiché così hanno per­seguitato i profeti che furono prima di voi” (Matteo 5:12). “Rallegratevi del con­tinuo nel Signore, lo ripeto ancora: rallegratevi” (Filipp. 4:4).

Non c’é dubbio che abbiamo un Dio che ci ama, che desidera vederci allegri, felici, gioiosi, e che ha molte ragioni per chiederci di rallegrarci. Sapevi che un atteggiamento allegro, il senso dell’umorismo, il sorriso, sono molto benefici per la salute? Sono una meravigliosa medicina!

Il dr Lisandro Lopez, oncólogo venezuelano e ricercatore su gli stati d’animo e la comparsa di cancro del suo recupero afferma che il 93% delle malattie tumorali hanno un’ origine emotiva.  Uno stato emotivo allegro, ottimista e sorridente aumentano la salute: la tristezza  invece potenzia la malattia. Possiamo dedurre quindi che le nostre emozioni possono essere benefiche oppure tossiche.

Quando siamo allegri sorridiamo piú spesso e ridere genera una rea­zio­ne chimicha che provoca la liberazione di endorfine che diminuiscono lo stress e migliorano la qualitá della vita del paziente, diventando cosí un’ ottima terapia per trattare le malattie. Ricordo tutte le volte che siamo andati a visitare gli os­pedali per cantare inni ai malati. Che espressioni di gioia si notava sui loro volti! Il team medico si congratulava sempre con noi e ci incoraggiava a continuare con questo lavoro, in quanto terapeutico per i pazienti.

Sorridere fa diminuire la pressione sanguigna e rilassa il sistema mus­colare (se ridiamo intensamente possiamo mettere in moto centinaia di muscoli in tutto il corpo, alcuni parlano addirittura di 400), previene l’invecchia­mento prematuro, le malattie del cuore, stimola la produzione di globuli bianchi nel sangue, fondamentali per combattere infezioni; ossigena il cervello, facilita la digestione e la respirazione. Non è strano che le persone allegre possiedano un sistema immunitario in generale piú sano.

I bambini ridono sulle 400 volte al giorno mentre gli adulti ridono una media di 16 volte. Ci dice questo qualcosa? Man mano che diventiamo adulti perdiamo la capacitá di sorridere e questo è una perdita per la nostra salute. Dobbiamo quindi, imparare dai bambini.

Le persone allegre di solito mantengono rapporti positivi con gli altri, affrontano meglio i problemi dato che si producono idee e soluzioni migliori quando si è allegri che quando si è tristi. Per una persona triste, depressa o piena di rabbia e ira non risulta facile ragionare da causa ad effetto, davanti a situazioni difficili e agirá piú spesso motivata da im­pulso che da deduzioni logiche di analisi obiettive. Questo probabilmente  porterá la persona ad avere problemi nella realizzazione del proprio lavoro e nelle sue relazioni sociali, spesso questa persona puó creare danni emotivi e addirittura fisici a chi gli è vicino. Con chi ci piace essere di piú a contatto? Con una persona brontolona, con sguardo diffidente e carattere acido o con qualcuno allegro, di buona disposizione e gentile? La risposta è ovvia!

Certamente non stiamo stimolando la risata superficiale che sorge da una conversazione triviale e frivola o da battute stolte, non parliamo della risata burlona, dei detti comici nelle sale di culto per produrre una risata o del ridedre senza senso e vol­­gare, ma della risata innocente che sorge da un cuore grato a Dio e in armonia con la su santa legge, un cuore che sá amare. Infine citiamo al­cune testimonianze molto ispiratrici dove si conferma tutto ció che abbiamo detto fin qui: “Non uccide il lavoro ma la preoccupazione. L’unico modo di evi­ta­re la preoccupazione è quello di portare tutti i nostri pesi a Cristo. Non con­tem­plia­mo il lato oscuro delle cose. Coltiviamo l’allegria di spirito” (Lettera  208, 1903).

“Il linguaggio dell’anima dovrebbe essere quello della gioia e della gra­titudine. Se alcuni hanno capitoi lati oscuri nella propria vita, li seppelliscano. Non si mantenga viva una storia brutta tramite la ripetizione… coltivate soltanto quei pensieri e sentimenti che producano gratitudine e lode… Non permettiamo alle perplessitá e preoccupazioni della vita giornaliera di agitare il nostro spirito e oscurare la nostra fronte. Se permettiamo che questo succeda ci sará sempre qualcosa che ci dia fastidio. La vita sará ció che noi vorremmo farla diventare e troveremo ció che cerchiamo… Se diamo sorrisi, questi ci ritorneranno; se pro­nunciamo parole piacevoli e incoraggianti, ci verranno ripetute” (Famiglia Cristiana, pág. 391).

“Tutti abbiamo il dovere di coltivare il buon umore invece di parlare sempre di tristezze e difficoltá. Sono molti coloro che non solo si rovinano la vita in questo modo ma sacrificano la propria salute e felicitá per via della propria immaginazione morbosa. Ci sono intorno a loro cose non piacevoli e li si trova spesso con un volto preoccupato che esprime scontentezza quasi piú delle parole. Queste emozioni deprimenti nuociono molto alla salute perche distrubano il processo della digestione e peggiorano la nutrizione. L’ansia e la tristezza non risolvono neanche un solo problema ma possono invece causare tanti danni;  ma la gioia e la speranza illuminano il sentiero altrui e sono  “vita per coloro che la trovano e medicina per la loro carne”  (El Hogar Cristiano, págs. 390). (Signs of the Times, 12 de febrero, 1885).

“Mi avete mai visto tetra, abbattuta o lamentosa? La mia fede me lo vieta… ció che produce tristezza e abbattimento è la mancanza della vera religione” (El Hogar Cristiano, pág. 391. Manuscrito 1. 1867).

L’Uomo di dolori allegro

Infine rivolgiamo il nostro sguardo a Gesù, il nostro amato Salvatore. Egli deve essere il nostro modello in tutto. La sua vita non è stata per niente facile, è stata piena di grandi prove e difficoltá, Egli é stato uomo di dolori, familiare con il patire (Is. 53:3) ma non ha mai perso la gioia e l’allegria. “É stato detto che Gesú non sorrise mai. Questo non è esatto. Un bambino nella sua innocenza e purezza faceva partire dalle sue labbra un canto di gioia” (Manuscrito 20, del 12 de febrero de 1902. Matutina Alza tus Ojos, 12 Febrero).

“Lo si ascoltava spesso cantare inni di lode, eppure ho spesso sentito dire ad alcune persone “Cristo non sorrideva mai”. Quanto sono errate le loro idee riguardo il Salvatore! C’era gioia nel suo cuore” (El Ministerio de la Bondad, Capítulo 11. Review and Herald, 11-11-1902).

“Il Salvatore non visse per piacere a sè stesso… giorno dopo giorno affrontava prove e tentazioni ma non è mai caduto e non si è mai scoraggiato. Era sempre paziente e allegro” (Matutina Dios nos cuida, Noviembre 2).

Il diavolo non poté mai rubare a lui la gioia del suo ministero, l’allegria di servire suo Padre e tutta l’umanitá. Il suo cuore era pieno di pace e di santa serenitá ed Egli mette a nostra disposizione questo tesoro. Se ci proviamo da soli e senza il suo aiuto sará un fallimento, ma nella sua potente mano trovere­mo l’idoneitá di cui necessitiamo.

La scelta di connetterci con la tristezza e l’abbattimento, il cattivo umore, la rabbia, l’aggressivitá e con tutti gli aspetti negativi della vita è solo nostra, le conseguenze le conosciamo. Decidiamo invece di connetterci con la gioia, il sorriso, il buon umore, il ringraziamento a Dio perchè siamo vivi ed abbiamo la speranza di un mondo migliore. Ringraziamo perche Gesú è morto nella croce per redimerci dei nostri peccati. Perchè Egli è la salvezza e la vita eterna, ci ama e viene presto per portarci nei luoghi celesti. Perchè Egli è il nostro rifugio e la nostra fortezza, il nostro aiuto nelle tribolazioni (Sal. 46:1). Perchè egli è il nostro amico e non ci rifiuta (Gv. 6:37). Perchèpossiamo portare a lui i nostri pesi, anche quelli piú pesanti, e trovare in lui riposo. (Mt. 11:28).

Andiamo! Fatti animo! Chiedi a Dio che il suo Santo Spirito ti dia la capacitá di essere una persona allegra nonostante tutta la negativitá di questo mondo. Che il Signore ti benedica. Amen.

Pastore José V. Giner

Giugno 2013