L’AMOUR
01/03/2020CONFIDA IN DIO
01/04/2020L’ alterazione dell’amore
In questo mese rifletteremo sul concetto dell’amore, infatti ci baseremo sul testo di Paolo: “L’amore non verrà mai meno”. (1 Corinzi 13:8). (Nuova Riveduta).
Parlare d’amore è un compito difficile, perché? Perché è una delle parole e concetti più usati inadeguatamente. A furia di allontanarci da Dio e dal suo proposito nel crearci, ci siamo anche distanziati come umanità dall’amore autentico che procede dal Creatore. Vuol dire che quello che noi esprimiamo come amore non è che un pallido riflesso o una grossolana espressione dell’amore autentico che nasce dal seno di Dio.
Oggi è normale sentire la parola “amore” tra di noi. Appare nei film di Hollywood, è usata dai giovani, nelle pubblicazioni dei romanzi, però è questo il tipo di amore che soddisfa ed eleva colui che lo manifesta?
L’amore ai nostri giorni non è che un concetto astratto che non riesce a mettere radici tra la gente, perché quasi tutti cercano il proprio interesse, l’egoismo lo impregna tutto e questo è il nemico acerrimo numero uno dell’amore autentico. Il nostro amore è condizionale e gli diamo soltanto espressione quando ci conviene e come lo consideriamo opportuno. È sorprendente ed incredibile con quale facilità smettiamo di amare noi esseri umani. Diamo soltanto un’occhiata all’istituzione matrimoniale. Prima sull’altare la coppia promette di amarsi finché la morte non li separi, però più della metà delle coppie divorziano prima di morire. Non è questo un paradosso? Si sono promessi amore eterno, però non hanno potuto compiere la loro promessa perché non era un amore vero.
Sentimenti e decisioni
Il testo che ci fa da base per la riflessione ci dice che l’amore non verrà mai meno. Se la coppia ha promesso amore eterno e subito questo amore finisce è perché non si amavano. L’amore non è un’emozione o un sentimento, e facilmente si fa confusione con questo. Un’emozione o un sentimento non sono una guida sicura per sapere se siamo in sintonia con il vero amore oppure no. Le emozioni mutano come il tempo, sono instabili e possono manifestarsi oppure no. Non sempre ci emozioniamo con la stessa musica, non sempre abbiamo lo stesso umore, non sempre vibriamo di emozione con la stessa parola che ieri ci annoiava.
La vita non può basarsi sulle emozioni e sui sentimenti, deve concentrarsi nelle de–cisioni e nei principi. E’ chiaro che non stiamo difendendo la tesi che non dobbiamo emo–zionarci o avere sentimenti. No. Siamo esseri emotivi, Dio ci ha creati così. Però dopo il peccato le emozioni non sono una guida sicura. Dobbiamo andare alla Parola per sapere se stiamo in linea con Dio oppure no. La nostra natura peccaminosa può giocare brutti scherzi, facendoci credere che qualcosa è buona quando in realtà ci sta pregiudicando. Per questo la guida sicura è la Parola di Dio, invariabile, feconda, poderosa, ieri oggi e sempre.
Non mi sono mosso attraverso le mie emozioni per educare i miei figli, ma per le decisioni che ho preso ogni giorno. Quante volte uno ha voglia di alzarsi per andare a calmare i figli che piangono! Tuttavia lo deve fare. A volte capita che uno debba svolgere un compito che non gli appartiene, un viaggio che non lo ispira, una visita sgradevole, però deve farlo perché è necessario. Uno decide di fare ciò che è corretto perché è corretto o giusto e basta. Il sentimento o l’emozione può essere in armonia con la mia decisione, ma a volte non lo sarà e dovrà primeggiare il dovere. Hai da farlo e lo fai, mi piaccia o meno. Quante persone non andrebbero a lavorare ogni mattina, però devono farlo!
L’amore è una decisione, non un’emozione, anche la decisione di amare è caricata da una sana emozione però non dipenderà mai da essa. Decido di amare mia moglie tutta la vita e concentro tutte le mie energie, gli sforzi, i pensieri nel rispettare e preservare questa decisione. Il principio biblico mi dice che l’amore non può esaurirsi, mai deve smettere di esistere nella mia vita e io vivo in funzione di questa massima, sia nei buoni che nei cattivi momenti. Decido di amare e con l’aiuto di Dio vivo per compiere il mio proposito sacro, che deve essere invariabile. Non è questo che promettono gli sposi davanti a Dio, il pastore, la congregazione quando promettono di amarsi finché la morte non li separi?
L’amore autentico e la legge di Dio
Se desideriamo bere acqua pura dobbiamo andare alla sorgente dove ha origine il liquido cristallino. Così avviene con il vero amore, dobbiamo recarci alla fonte e questa fonte è Dio. La Bibbia ci insegna che “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8), e che questo amore è stato mostrato in tutta la sua potenzialità in Gesù. La vita del Salvatore fu un’espressione autentica e unica dell’amore genuino. Tutto ciò che fece, pensò ed espresse era impregnato d’amore. In realtà questo amore era una manifestazione della sua obbedienza alla legge di Dio. Pochi parlano della Legge di Dio come la legge dell’amore, più che altro pongono l’accento sulla giustizia della legge ma non nell’amore che essa esprime. Se guardiamo bene vedremo che la legge è un invito ad amare Dio (i primi quattro comandamenti) e il prossimo (gli altri sei) e l’apostolo Paolo insegna che il compimento della legge è l’amore (Ro–mani 13.10).
Molte chiese insegnano che la legge è un giogo difficile da sopportare e che non siamo obbligati a sottometterci ad essa, che faceva parte dell’antica dispensazione e che Gesù la annullò sulla croce. Come poteva il Salvatore annullare o abrogare la legge dell’amore nella croce? Questo sinceramente è impossibile! Cristo compì la legge perché amò suo Padre sopra ogni cosa e il prossimo come se stesso. Che senso aveva l’annullamento della Legge? Nessuno, piuttosto il contrario. Era necessario che con la morte di Cristo rimanesse confermata la validità della legge visto che il Salvatore morì perché l’uomo aveva trasgredito la legge e doveva esserci l’espiazione per questo. Se la si fosse potuta annullare dopo la morte, avrebbe potuto annullarsi prima ed evitare la morte del Signore. Di fatto nessuno saprebbe di essere nel peccato se non esistesse la legge, perché il peccato è la trasgressione della legge (1 Giovanni 3.4).
E’ così che quando parliamo d’amore parliamo di obbedienza al nostro Padre. L’amo–re agape, quello che procede da Dio e si manifesta nei suoi figli, non è un’emozione, perché le emozioni passano; non è un sentimento perché questi sono anche loro cangianti, è una decisione che si mantiene nel tempo e si rispetta con l’aiuto di Dio. Uno degli attributi di Dio è l’immutabilità:
“Io, il Signore non cambio” (Malachi 3:6). (Nuova riveduta) e faremmo bene ogni cristiano nel chiedere a Dio che ci aiuti a riprodurlo nella nostra vita, specialmente con ciò che ha a che vedere con la manifestazione dell’amore autentico verso il nostro Salvatore e verso il prossimo.
Conclusione
Prendiamo il caso del nostro Signore Gesù, cari giovani. Il Salvatore tanto ci amava che decise di venire in questo mondo a donare la sua vita per ognuno di noi. “Decise”, non fu un capriccio, un’ispirazione emotiva del momento, no, fu una decisione che prese nella sua mente divina e che rispettò sempre. Tanto nella sua incarnazione, nella sua ascensione ai cieli e la sua opera di intercessione, l’amore di Gesù è indiscutibile, inalterabile, incommensurabile. Egli ci ama sempre nonostante non lo meritiamo, o gli giriamo le spalle. Il suo amore è una decisione divina, presa nel cuore di Dio che mai verrà modificata, ne alterata, ne cambiata. Ci ama perché questa è la sua decisione.
Una cosà ancora per riassumere, ogni sentimento ed emozione deve essere se–tacciato dalla Parola di Dio, se resiste alla prova non c’è nulla di male nel provarli. Mi posso emozionare profondamente ogni volta che penso a mia moglie, ai miei figli, ai miei nipoti, ai miei amici, ai miei fratelli, etc. mi posso emozionare davanti ad un tramonto o una maestosa cascata. In questo non c’è niente di male. Specialmente mi devo emozionare quando penso nella grandezza, profondità e amore di Gesù che diede la sua vita per me. Questo è nobile ed edificante.
Cari fratelli, la capacità di rispettare una decisione deve essere coltivata attraverso la preghiera, lo studio della Parola, la riflessione, il donarsi agli altri. Se hai deciso di amare Dio, mantieniti senza vacillare (Ebrei 10.23). Se hai deciso di amare qualcuno e creare una famiglia, amatevi sempre e anche nelle situazioni più complesse. Non dobbiamo dimenticare che il vero amore “non verrà mai meno”. Amen.
Pastore Josè Vicente Giner
Marzo 2020